Tabula Itineraria Peutingeriana
Curatore: Mario Serra
Edizione: I
Anno edizione: 2019
Pagine: 70 p., 11 segmenti formato 33 x 48, Brossura
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La Tabula Peutingeriana è una copia del XII-XIII secolo di un'antica carta romana che mostra le vie militari dell'Impero romano. La Tabula è probabilmente basata sulla carta del mondo preparata da Marco Vipsanio Agrippa (64 a.C. - 12 a.C.), amico e genero dell'imperatore Augusto e, tra l'altro, costruttore del primo Pantheon, in seguito ricostruito da Adriano nel 123. Si pensa che la sua redazione fosse finalizzata ad illustrare il cursus publicus (cioè la rete viaria pubblica sulla quale si svolgeva il traffico dell'impero, dotata di stazioni di posta e servizi a distanze regolari, che era stata appunto riordinata da Augusto). Dopo la morte dell'imperatore, la carta fu incisa nel marmo e posta sotto il Porticus Vipsaniæ, non lontano dall'Ara Pacis, lungo la Via Flaminia.
La Tavola è composta da 11 pergamene riunite in una striscia di 680 x 33 centimetri. Mostra 200.000 km di strade e la posizione di città, mari, fiumi, foreste, catene montuose. Non è una proiezione cartografica, quindi non permette una rappresentazione realistica dei paesaggi né delle distanze, ma non era questa l'intenzione di chi l'aveva concepita. La carta va piuttosto considerata come una rappresentazione topologica, una sorta di diagramma come quello di una metropolitana, che permetteva di muoversi facilmente da un punto ad un altro e di conoscere le distanze fra le tappe, ma non offriva una rappresentazione fedele della realtà.
Vi sono indicate circa 555 città e altre 3.500 particolarità geografiche, come i fari e i santuari importanti, spesso illustrati da una piccola figura. Le città sono rappresentate da due case, le città sede dell'Impero - Roma, Costantinopoli, Antiochia - sono segnalate da un medaglione. Vi sono inoltre indicate le distanze, sia pure con minore o maggior precisione.
Il primo foglio rappresenta l'est delle Isole britanniche, i Paesi Bassi, il Belgio, una parte della Francia e l'ovest del Marocco. L'assenza della penisola iberica lascia supporre che un dodicesimo foglio, oggi mancante, rappresentasse la Spagna, il Portogallo e la parte occidentale delle isole britanniche. (Fonte: Wikipedia)
La versione qui proposta è la ristampa anastatica del testo di Franc. Christoph. De Scheyb pubblicato a Lipsia nel 1824 e dagli unidici segmenti a colori disegnati da Konrad Miller.