I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli nelli sei libri di Pedacio Discoride - Ristampa anastatica
Autore: M. Pietro Andrea Matthioli
Edizione: Ristampa anastatica
Anno edizione originale: 1568
Anno edizione anastatica: 2020
Pagine: 1720; ill: numerose illustrazioni xilografiche
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Pietro Andrea Mattioli (1501-1578) un medico senese, fu autore dell’opera “I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo principe Ferdinando archiduca d'Austria &c. nelli sei libri di Pedacio Discoride Anazarbeo della materia medicinale In Venetia” definita, a ragione, il primo “best seller” della botanica antica (oltre sessanta edizioni in lingue diverse e varie pubblicazioni anche non autorizzate). Il volume, pubblicato per la prima volta in volgare italiano nel 1544 e in lingua latina nel 1554, rimase un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi di botanica almeno per tutto il XVII secolo.
L’edizione anastatica qui proposta, in facsimile dell’opera edita a Venezia nel 1568 in volgare italiano, ha più di 1700 pagine, numerosissime incisioni xilografiche ed i VI libri sono stati suddivisi in II Tomi.
La carta utilizzata è una pregiata carta per edizioni e la copertina è stata stampata su carta pregiata realizzata con scarti di noci, nocciole e noccioli di olive.
Nell’opera il Mattioli riprende il libro “De materia medica” di Dioscoride Pedanio (botanico e medico greco antico vissuto nella Roma imperiale sotto Nerone. Ebbe la possibilità di viaggiare a lungo nell'impero romano sotto Nerone. Viene citato da Dante nel quarto canto dell’Inferno, nel limbo, con l'epiteto di: «buon accoglitor delle qualità delle erbe», Fonte: Wikipedia) ed, analizzandolo, esprime le sue opinioni sulla conoscenza degli antichi sulle piante medicinali e sulla materia medica. Quindi non più accettazione critica ma esposizione basata sulle conoscenze acquisite nei secoli. Egli, infatti, amplia le specie analizzate da Dioscoride portandole da 600 ad oltre 1200 completandone la descrizione con oltre 1000 stupende incisioni xilografiche.